LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Fernando Massimiliano Andreoni
Ragazzo smarrito

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]

                                               Ragazzo smarrito

Anni Novanta

e un cielo stellato,

cerco una strada

che non so se ho trovato,

ma la tua immagine

è nitida, chiara,

ora ritorna

più forte del lutto,

con prepotenza,

non so dominarla,

come in quei giorni

di un mese di maggio

in cui il destino

ti prese al suo laccio.

 

E non dimentico

mesi e stagioni,

io ti rincorro

e tu che t’inquieti,

sembri un viandante,

di più,

un bimbo sperso,

uno di quelli

dell’isola magica,

quella che trovi

seguendo la stella,

ma io, purtroppo,

non sono il tuo Peter

e mi ritrovo

a bussare a portoni

senza nessuno

che trovi la chiave.

 

E ne è passato di tempo

e parole,

finchè alla fine

hai trovato la strada,

fatta di cuori

e lacrime e mani,

piena di storie,

intrisa d’amore.

 

Trent’anni dopo

e cerco la strada,

ma non dimentico

la tua risata.

                                                                                     21 febbraio 2020

 Arcangelo Galante - 10/03/2020 12:37:00 [ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]

Le prigioni del cuore sono, realmente, le peggiori, specialmente quando si rimane affettivamente legati a chi si ha amato e magari non è più presente, nella vita di tutti i giorni.
Alcune persone hanno la forza di evadere da quei labirinti sentimentali, costruiti nel percorso d’una reciproca conoscenza, ma, nel caso dell’autore, egli fa comprendere, in modo lampante, quanto gli sia difficile sfuggire alla propria prigionia e spezzare le catene dei ricordi, ai quali si è legato, nonostante un’evidenziata sofferenza interiore, come quella che pervade l’intero testo.
Si avverte una solitudine profonda nonché una ferrea malinconia che, con costanza, insegue il poeta ancora oggi.
Accettare il transito del doloroso momento, forse, potrebbe essere utile a respirare una pausa di tranquillità, nell’attesa di riprendere a percorrere il cammino proprio, nonostante la sofferenza possa farci sentire un “ragazzo smarrito”!

Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
I tuoi dati saranno trattati solo per gestire la pubblicazione del commento. Per maggiori informazioni leggi l’Informativa privacy. Inviando il commento dichiaro di acconsentire all'Informativa privacy sul trattamento dei dati personali: Acconsento Non acconsento
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti

DA LEGGERE PRIMA DELLA PUBBLICAZIONE DI UN COMMENTO
Nessun utente può gestire i commenti pubblicati, solo LaRecherche.it può farlo.
La rimozione di un commento da parte di LaRecherche.it non equivale alla cancellazione dello stesso, il commento, in prima istanza, verrà tolto dalla pubblicazione e sarà cancellato soltanto se non costituirà possibile prova del venir meno al Regolamento, in ogni caso la sua cancellazione definitiva o meno è a discrezione di LaRecherche.it.
Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.